Lo scenario in cui si trova ora ad operare DOGE è ricco di ostacoli a causa di una serie di ragioni macroeconomiche che potrebbero mettere seriamente in discussione il suo slancio operativo. Se a ciò aggiungiamo che il suo sviluppatore principale, Michi Lumin, non ha alcuna intenzione di passare al meccanismo di consenso. è lecito comprendere perché ci sia tanto fermento alla base. In tal senso la contro proposta di DOGE è quella di creare un legame più attivo con la sua community.
Il crollo del prezzo di DOGE nasconde una chiara intenzione da parte degli sviluppatori
Gli investitori non si aspettavano un inizio del 2023 così traumatico dopo aver registrato un crollo del 12%, ma questa flessione del prezzo è frutto di un nuovo approccio scelto dagli sviluppatori che ora mirano a fare chiarezza sulle proprie proposte anti-inflazione. Secondo molti l’idea di opporsi al cambiamento del suo meccanismo di consenso ha innescato un forte sentiment negativo con il core developer di DOGE che ha annunciato alla comunità di voler proporre qualcosa di diverso dal tradizionale proof-of-stake, ma intanto però il titolo continua a sprofondare risucchiato dalle sabbie mobili del mercato ribassista.
Secondo Lumin non dobbiamo sottovalutare questo passaggio perché è proprio in questa fase che si giocano le dinamiche operative di DOGE o meglio la sua permanenza nel mercato e nelle contrattazioni del 2023. Il fatto però che si sta opponendo all’ecosistema proof-of-stake dimostra una chiara intenzione di non allinearsi alle politiche economiche delle altre cripto o meme coin che invece sono pronte a cambiare il loro meccanismo di consenso.
Da questo punto di vista secondo gli addetti del settore ad ispirare DOGE è stato il successo di Merge di Ethereum che in un certo senso ha spianato la strada alla transizione di Dogecoin al proof-of-stake. Di contro Lumin ritiene che tutte le decisioni devono essere prese dalla comunità DOGE. Nessun influencer può farsi carico e modificare il meccanismo di consenso del concorrente di Shiba Inu, perché è la comunità poi a decidere la permanenza dell’asset sul mercato. Ovviamente quest’apertura all’opinione degli investitori è stata recepita con favore e presto si vedranno gli effetti sul mercato.
Su questa lunghezza d’onda lo sviluppatore ha ribadito la sua posizione proprio ad inizio d’anno ricordando che tutte le proposte più importanti saranno sempre condivise con la community con il chiaro intento di adottare un meccanismo di consenso, con poche somiglianze con il tradizionale proof-of-stake. Lumin ha ricordato inoltre che la blockchain Dogecoin è simile alla vecchia tecnologia Bitcoin, non ai token ERC-20. Di conseguenza nessun singolo può spostare la catena in una prova di partecipazione.
Con questa decisione gli addetti del settore sono sicuri che DOGE cambierà in maniera favorevole il suo percorso nel mercato digitale a fronte di un nuovo meccanismo di consenso che si concentrerà in maniera esclusiva sulla partecipazione della comunità che per andare avanti sarà fondamentale la sua modifica del meccanismo di consenso. Nelle prossime sessioni scopriremo come il mercato recepirà questa svolta impostata dagli sviluppatori di DOGE con lo scopo di alzare la posta in gioco sul piano operativo.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.