Il Nasdaq apre alle criptovalute? – Il mercato degli asset digitali è davvero in crisi?

Secondo il vicepresidente esecutivo del Nasdaq le criptovalute sarebbero un piatto forte del mercato se solo ci fossero delle regole chiare e precise. Per questo motivo, almeno per il momento, la nota borsa valori americana non ha alcuna intenzione di lanciare uno scambio di criptovalute. Ovviamente è anche pronta a fare marcia indietro nel caso in cui ci sarà una maggiore chiarezza normativa da parte dei responsabili. Attualmente pare che ci siano abbastanza scambi di criptovalute che soddisfano le esigenze degli investitori, ma ancora molto si può fare per rendere il servizio più operativo.

Di contro il mercato delle criptovalute potrebbe comunque ottenere delle aperture dato che l’azienda di riferimento al Nasdaq sta lavorando per fornire altri servizi legati sostanzialmente alla creazione di strumenti per spostare e trasferire risorse in modo da rendere le transazioni il più veloci ma anche le più trasparenti possibili. Per quanto riguarda l’apertura e il relativo lancio c’è ancora molto scetticismo per quanto ci sono state delle strette collaborazioni con il principale fornitore di servizi di intermediazione del Brasile XP impegnato a lanciare una nuova cripto.

Probabilmente i tempi non sono ancora maturi dato che questo mercato è ancora soggetto a numerose incognite. Sul banco degli imputati ci sono i responsabili politici negli Stati Uniti che sulla carta devono ancora offrire un quadro chiaro per portare i mercati delle criptovalute sotto una sfera sicura e operativa. A tal proposito la famosa SEC in una recente causa con Ripple è stata abbastanza esplicita riguardo alle vulnerabilità che il mercato nascente possiede ma sul fronte normativo non è stato fatto nessun passo in avanti, alimentando solo altra incertezza.

Per questa ragione non si vede all’orizzonte alcun movimento da parte del Nasdaq per abbracciare completamente la causa cripto a fronte di tutte queste restrizioni che remano contro l’andamento delle criptovalute. In tal senso se la SEC continua le sue azioni di contrasto contro le società di criptovalute è naturale che si svilupperà un sentimento negativo nei mercati che potrebbe portare ad una chiusura sistematica da parte delle borse tradizionali. In questo scenario ha avuto un ruolo chiave il senatore Bill Hagerty, membro della commissione bancaria del Senato, che in pratica ha inserito nella legislazione una norma capace di creare un porto sicuro per gli scambi di criptovalute da certe azioni di contrasto della SEC che continua ad accanirsi anche dopo la sconfitta parziale in tribunale.

In questo contesto riteniamo impossibile che Nasdaq faccia il passo successivo e approvi le condizioni degli asset digitali, almeno fino a quando il loro sistema non si strutturi in modo diverso favorendo una gestione più sicura e trasparente dei propri profitti. Possiamo immaginare che cosa poteva succedere nel mercato se Nasdaq avesse finalizzato una collaborazione con una serie di rialzi continuativi che avrebbero entusiasmato gli investitori. Per ora questo meccanismo di acquisizione non è stato ancora approvato e forse ci vorrà del tempo prima che questa unione di utenti si realizzi sul campo. In ogni caso la loro posizione può essere un motivo di riflessione su quello che si può ancora fare per migliorare il servizio delle criptovalute.

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