Il valore dei BTC è sceso nelle ultime settimane al di sotto del livello di supporto a 38,5 mila dollari mettendo seriamente in crisi gli investitori che si aspettavano invece una maggiore spinta verso l’alto. Violando il limite dei prezzi critici la moneta è finita per raggiungere i suoi minimi storici mettendo in discussione una facile ripresa.
I Bitcoin sono scesi verso i $ 38.577 innescando un movimento ribassista
In passato la soglia dei $ 40.000 è stata significativa per il percorso dei BTC perché ha favorito un’attività di acquisto cruciale intorno a quel livello. Con l’ultimo calo le cose sono decisamente cambiate dato che la moneta in oggetto ha perso oltre il 17% mettendo in agitazione i mercati. Si tratta di un crollo che inizialmente gli analisti non avevano previsto e che di fatto scuote le dinamiche rialziste viste fino a questo momento. E’ chiaro che siamo di fronte ad un andamento improvviso che tiene conto di alcuni fattori esterni particolarmente indicativi nella fase analitica delle strategie di mercato.
Questa fragilità operativa sembra essere associata alle vendite legate alle tasse e quindi riconducibile ad una serie di ragioni macroeconomiche indipendenti dal mercato digitale in sé. Nello specifico si parla negli States di una certa scadenza per presentare le dichiarazioni dei redditi, probabilmente questo limite di tempo per la consegna ha inasprito gli animi e aumentato la pressione sulle contrattazioni digitali. Per questo sono in molti a credere che la vendita di natura fiscale ha sicuramente giocato un ruolo nelle ultime settimane in particolare in merito a questa precisa scadenza che ha messo in crisi alcune certezze finora conquistate.
Gli incrementi sui rendimenti azionari USA sono saliti nelle ultime sessioni al 2,88% secondo i dati forniti dalla piattaforma di grafici TradingView. Di contro quelli delle obbligazioni statunitensi nominali e reali modificati dall’inflazione sono andati in crisi a causa dei piani della Federal Reserve (Fed) impegnata a realizzare rapidi rialzi dei tassi. Ecco perché gli asset di rischio compresi i titoli tecnologici e i BTC si sono trovati sotto pressione al punto da perdere il controllo dei rialzisti. Su questa lunghezza d’onda molti analisti sono seriamente convinti che ci sia a questo punto una forte correlazione tra i bitcoin e le azioni, che in parte spiegherebbe la ragione che si cela dietro l’improvviso calo sotto i 40.000 dollari.
Di contro i detrattori puntano ora il dito contro gli analisti ricordando loro che la questione fiscale era già nota e dunque è stato un errore escluderla dalle stime mensili. Inoltre dato che la pressione fiscale era già ampiamente anticipata sui mercati, sono in molti a credere che non sia stata un fattore decisivo per l’attuale calo dei prezzi. Intanto però la correlazione tra bitcoin e azioni statunitensi ha raggiunto un nuovo picco, il che dimostra che questo tipo di legame deve essere preso in considerazione nell’analisi dei rialzi possibili. Di conseguenza le cattive condizioni macroeconomiche hanno un ruolo in questo calo come anche l’improvviso aumento dei rendimenti reali, laddove una correlazione mobile di 90 giorni tra i BTC e il Nasdaq Composite ha innescato un quadro ribassista che merita la massima attenzione sul piano operativo.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.