La MicroStrategy di Michael Saylor è la più grande corporate holder di Bitcoin (BTC). Rappresentando ormai un vero e proprio simbolo della crypto-industry, l’azienda ha continuamente gli occhi del settore puntati addosso. Così è stato anche in occasione della diffusione dei dati del Q1, che in queste ore stanno catalizzato l’attenzione dei crypto investitori. I numeri in realtà non sono particolarmente incoraggianti, almeno ad una prima analisi. L’azienda ha infatti registrato una perdita netta di ben 53,1 milioni di dollari nei primi tre mesi del 2024.
Micro Strategy: pre market risente dei dati del Q1
Stando ai dati diffusi dalla società [1] con un report, nel Q1 2024 il fatturato sarebbe calato del -5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, fermandosi a 115,2 milioni di dollari. Secondo quanto riportato da Google Finance, il titolo MicroStrategy avrebbe subito perdite importanti già nelle contrattazioni post market di ieri. Sarà interessante capire come reagiranno i mercati americani all’apertura di oggi. Per il momento il pre-market segna un -6,84%.
MicroStrategy continua ad acquistare Bitcoin
La compagnia specifica tuttavia di non aver ancora adottato lo standard fair value per la contabilità. In altre parole i Bitcoin di MicroStrategy sono stati valutati meno di quanto effettivamente valgono, non tenendo conto dell’aumento del valore nel trimestre in analisi. Nel frattempo la società ha accumulato altri Bitcoin.
Per la precisione 122 BTC, per un valore di 7,8 milioni di dollari. Complessivamente MicroStrategy detiene al momento 214.400 Bitcoin. Tenendo conto dell’attuale prezzo della prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato, la compagnia di Saylor può vantare al momento un patrimonio in Bitcoin di circa 13,5 miliardi di dollari. Il pezzo di acquisto medio è invece di 35.180 dollari a Bitcoin. Nel Q1 MicroStrategy ha inoltre raccolto 1,5 miliardi di dollari in obbligazioni per acquisire ulteriori 25.250 BTC.
[1] Report di Microstrategy relativo al Q1 2024
Content Editor e SMM (FB specialist). Ho scritto oltre 7.000 articoli per magazine e testate giornalistiche. Inizialmente focalizzato su cultura e spettacoli, oggi mi occupo principalmente di cronaca finanziaria, politica e attualità.