SEC vs Ripple: circolano voci su un possibile accordo


Il giudice Torres lancia un ultimatum nella causa SEC vs Ripple

Secondo alcuni voci di corridoio tra la SEC e Ripple ci sarebbe un possibile accordo che andrebbe a mitigare i malumori da entrambe le parti. Di contro il giudice Torres ha risposto alla lettera della SEC, in cui si afferma che il regolatore intende incontrarsi e conferire un programma di briefing con Ripple, aggiungendo che la corte è pronta a fissare un programma per quanto riguarda i rimedi se entrambe le parti non riescono a trovare un accordo.

Il prezzo di XRP ha registrato un aumento del 15% 

Dopo la recente dichiarazione del giudice Torres è presumibile che entro la seconda settimana di novembre ci sarà una conclusione della battaglia tra Ripple e la SEC dopo che quest’ultima ha avuto due pesanti sconfitte che sembrano poter chiudere la partita. Di contro la SEC ha inviato al giudice Torres una lettera in cui chiedeva tempo fino al 9 novembre per concordare un programma di briefing in merito ai rimedi. Martedì il giudice Torres ha risposto a questa lettera concedendo ad entrambe le parti il ​​tempo richiesto.

E’ anche vero che il giudice non si è limitato ad approvare la richiesta ma anche a lanciare un ultimatum. Nel caso in cui entrambe le parti non riuscissero a proporre congiuntamente un programma di briefing, il tribunale fisserà il programma. La scadenza per le stesse è il 9 novembre, come richiesto dall’organismo di regolamentazione. Poiché questo incontro servirà a stabilire un percorso verso la risoluzione delle loro divergenze, gli appassionati di criptovaluta guardano a questa data come una potenziale data di scadenza per la risoluzione della causa iniziata a dicembre 2020.

Per questo motivo XRP è cresciuto perché i rialzisti stanno contando su questa data, che è visibile anche sulla catena. Con l’avvicinarsi della data, l’Open Interest, ovvero il numero totale di contratti futures o opzioni Ripple in circolazione sul mercato, è aumentato. Dal minimo in otto mesi di 374 milioni di dollari all’inizio di settembre, l’Open Interest è salito a 555 milioni di dollari, segnando un incremento del 48,4%.

In questo modo risulta più comprensibile l’andamento attuale del prezzo di XRP che si è piazzato ad un livello importante poiché l’altcoin dovrà sostenere la tendenza rialzista acquisita negli ultimi giorni per mantenere il rally. Con un rialzo del 15,1% nell’ultima settimana, il token nativo di Ripple viene attualmente scambiato a 0,561$. In tal modo, è riuscito tranquillamente a violare il livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6%, che coincide con $ 0,551. Ovviamente c’è un’altra speranza all’orizzonte: trasformare questo livello in un piano di supporto fornirebbe all’altcoin la spinta tanto necessaria per recuperare a 0,600 dollari.

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Il problema è che c’è un forte rischio che questa tesi rialzista, tuttavia, potrebbe essere invalidata se il prezzo XRP non riuscisse a sostenere il livello di 0,551$ come livello di supporto, dato il ritiro della quotazione spot dell’ETF Bitcoin che al tempo stesso è anche la causa del recente rally. Se si riesce a superare questo ostacolo, Ripple riesce nell’impresa di imporre una nuova dinamica rialzista finendo per ribaltare il suo destino dopo anni di battaglie con la SEC.

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