Previsioni BTC: arriva una compressione del prezzo

Il prezzo dei BTC è destinato a registrare una compressione mentre l’open interest raggiunge il massimo storico a 12,37 miliardi di dollari. Così mentre il prezzo di riferimento scende al di sotto del supporto critico a 27.260 dollari lo slancio continua a svanire con un netto contrasto con la rinnovata fiducia degli investitori. Ovviamente questo squilibrio provoca incertezza e volatilità sul mercato.

L’open interest dei Bitcon ha registrato un nuovo massimo storico

Secondo gli analisti ci sarà un massiccio movimento in casa BTC per via degli elevati livelli di open interest. Per questo motivo il prezzo dei Bitcoin (BTC) potrebbe registrare presto una compressione significativa, in entrambe le direzioni, dopo il test nell’aria chiave. Tutto questo succede mentre la dominance dei BTC esplode nonostante il 95% dell’offerta di BTC sia rimasta stazionaria nell’ultimo mese.

Ora considerando che il prezzo dei BTC è sceso di quasi il 3% nelle ultime 24 ore e di quasi il 5% negli ultimi tre giorni è naturale pensare che qualcosa si sta muovendo con una mossa che ha visto i BTC perdere il supporto critico a 27.260 dollari, con la prospettiva di un crollo continuo. Il sospetto nasce dal fatto che il Relative Strength Index (RSI) ha registrato un solido movimento al di sotto del livello 50. Anche l’indicatore Awesome Oscillator (AO) corrobora questa tesi alimentando la tendenza ribassista.

Di contro i tecnici sono preoccupati perché l’aumento della pressione di vendita potrebbe inviare il prezzo dei BTC nella zona di domanda tra 25.887$ e 25.140$, con un break e una chiusura sotto la linea mediana di questo blocco di ordini a 25.499$ confermando il trend al ribasso. Ciò potrebbe mandare BTC al range minimo di 24.800 dollari rimettendo in discussione tutte le certezze finora conquistate. Un altro cambio di rotta non è la soluzione migliore per garantire agli investitori una continuità.

Nel frattempo l’ottima performance dell’open interest di Bitcoin con il suo livello più alto dal crollo del 18 agosto, a 12,37 miliardi di dollari sta definendo la somma di tutte le posizioni, sia lunghe che corte, che rimangono aperte nel mercato per un particolare asset. Come sappiamo quando l’open interest aumenta per un mercato in declino, significa che più trader assumono posizioni short rispetto a quelle long. Allo stesso modo, l’aumento dell’open interest per un mercato in rialzo mostra che più trader stanno assumendo posizioni long rispetto a quelli short.

Per questo motivo gli analisti pensano che in questo momento ci potrebbe essere una stretta per i BTC. Il problema non è semplicemente un rapido cambiamento del prezzo ma una rottura netta con un possibile rialzo. I Bitcoin soffrono una volatilità endemica che mina dall’interno ogni loro riscatto. A tal proposito gli analisti parlano di un long squeeze, con un improvviso calo dei prezzi che spaventa i trader long che reagiscono vendendo in preda al panico le loro partecipazioni. In questa fase però la community di investitori dei BTC deve fare fronte comune per evitare che ci possa essere un nuovo stravolgimento delle dinamiche interne con un’offerta che continua ad essere schiacciata da nuove spinte verso il basso.

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