Ottime notizie per i possessori di XRP dato che nell’ultima sessione del mercato il valore del loro token è iniziato nuovamente a crescere. Da qui deriva l’entusiasmo dei rialzisti che hanno avuto un’occasione d’oro per esultare non appena è stata concessa alla società di pagamenti Ripple la licenza per offrire servizi chiave a Singapore, anche se la soddisfazione maggiore è arrivata quando la Securities and Exchange Commission (SEC) ha perso una richiesta di appello nel suo controverso caso.
Il prezzo di XRP torna a viaggiare in una dimensione rialzista
I prezzi sono aumentati del 5,3% prima di ritirarsi mercoledì nelle ore pomeridiane asiatiche, con i volumi degli scambi che sono saliti a 1,7 miliardi di dollari dai 900 milioni di dollari di martedì. In siffatto contesto la reazione più evidente è stata che XRP ha iniziato ad essere scambiato a 53 centesimi. Molto è dipeso anche dalle decisioni del giudice distrettuale Analisa Torres che ha puntato il dito contro la SEC in una breve sentenza accusandola di non essere riuscita a far fronte al suo onere previsto dalla legge per dimostrare di aver ragione. Questa dichiarazione ha avuto un effetto boomerang sulla SEC e in maniera diretta sul rapporto con Ripple innescando una serie di picchi che hanno portato ad un rialzo continuativo.
In siffatto contesto abbiamo visto i mercati più ampi delle criptovalute crollare mentre le prese di profitto sono continuate dopo la forte mossa di lunedì. Ecco perché molti guardano con interesse al CoinDesk Market Index (CMI), un ampio indice di centinaia di token, che è sceso dello 0,7%, indicando perdite su tutta la linea. Insomma c’è stato almeno nella fase iniziale un’oscillazione che ha messo tutti in allerta. Particolarmente interessante poi il percorso dell’exchange coreano UpBit, che apparentemente attrae massicci scambi speculativi di XRP, ma in questa settimana ha registrato circa 280 milioni di dollari scambiati sulla piattaforma. Nello stesso periodo, l’exchange di criptovalute Binance ha registrato scambi per circa 271 milioni di dollari. Questo paragone è necessario per capire cosa sta realmente succedendo in casa Ripple.
Su questa lunghezza d’onda spicca un dato in particolare: XRP ha rappresentato oltre il 12% di tutta l’attività di trading su entrambi gli scambi. Da qui l’idea di una dimensione rialzista ad ampio raggio che dovrebbe rimettere tutto in discussione e favorire una netta ripartenza per gli investitori impegnati sul campo d’altronde qualsiasi progresso nei casi giudiziari o nelle licenze di Ripple ha chiaramente un impatto sui prezzi XRP poiché i trader li considerano correlati.
Quello che poi è successo nella mattinata ha favorito la ripresa e cioè quando la filiale di Ripple a Singapore si è assicurata una licenza come importante istituto di pagamento dall’Autorità monetaria consentendole di continuare a fornire servizi di token di pagamento digitale nella regione in rapida crescita. Si tratta sicuramente di un’ottima reazione alle rimostranze della SEC che comunque non ha più l’appoggio giuridico dopo i recenti accadimenti in tribunale. Di conseguenza le condizioni per assicurare una ripartenza ci sono tutte, basta solo coglierle per poter sfruttare al meglio questo momento propizio!
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.