Nella notte di giovedì, il valore del Bitcoin e di molte altre criptovalute ha subito un improvviso crollo, con il prezzo del BTC/USD che ha raggiunto il minimo di 22.003 dollari intorno alle 2:45, scendendo del 6% rispetto ai 23.400 dollari registrati meno di un’ora prima. Al momento della stesura di questo testo, il Bitcoin si attesta a 22.350 dollari, in calo del 4,66% nell’arco di 24 ore e del 6,5% nell’arco di una settimana. Anche Ethereum ha subito un calo del 4,6% nell’arco di 24 ore, attestandosi a 1570 dollari, e del 7% nell’arco di una settimana.
Secondo molti analisti, la causa principale di questo improvviso crollo delle criptovalute è da attribuire al crollo del 58% del titolo Silvergate Capital Corp (NYSE:SI) avvenuto giovedì. I clienti di Silvergate hanno infatti venduto i loro asset in fretta e furia per timore che la criptobanca potesse andare in bancarotta. Da segnalare che Silvergate aveva annunciato mercoledì sera di dover ritardare la presentazione della relazione annuale 10-K per rispondere alle richieste dei revisori indipendenti e della sua società di revisione, oltre che alle “indagini e inchieste normative e di altro tipo in corso”.
Numerose società del settore delle criptovalute, tra cui Coinbase (NASDAQ: COIN), Circle, Paxos, Crypto.com, Gemini e molte altre, hanno sospeso i trasferimenti automatici (ACH) e altre transazioni commerciali con la banca già giovedì scorso, prima dell’impennata di ieri sera, sollevando dubbi sulla tempistica della mossa e sull’identità del catalizzatore.
Tuttavia, è importante notare che l’informazione era disponibile prima del crollo del Bitcoin di ieri sera e che non è la prima volta che un’informazione chiave agisce con un effetto ritardato sulle criptovalute. Nonostante la correzione registrata dal BTC negli ultimi dieci giorni, la tendenza positiva non è stata messa in discussione e si prevede un possibile rimbalzo dai livelli attuali, con la zona dei 23.000 dollari come potenziale resistenza da tenere in considerazione.
In caso contrario, una rottura al di sotto dei 22.000 dollari potrebbe invalidare la tendenza rialzista descritta in precedenza e mettere in vista il prossimo supporto grafico a 21.500 dollari. Successivamente, entrerà in gioco l’area dei 24.000 dollari, prima della soglia chiave dei 25.000 dollari e del massimo di quest’anno intorno ai 25.250 dollari.
Appassionato di trading online investe regolarmente su Azioni, ETF e Criptovalute. Nel 2020 decide di fondare il blog Broker-Forex.it per il quale si occupa di realizzare guide e news principalmente su criptovalute.