Il prezzo di Cardano continua a salire | Chi vuole fermare il rally di ADA?

Nell’arco di 15 giorni il prezzo di Cardano è salito di oltre il 40% innescando una dinamica rialzista particolarmente interessante. Di conseguenza i riflettori del mercato sono tutti puntati verso il suo impressionante recupero con cui può gettare le basi per una ripartenza in piena regola. In questo modo frenando la pressione ribassista, i trader si preparano ad affrontare la prima grande sfida del 2023 in casa Cardano: riuscire a tutelare l’avanzata verso l’alto. In siffatto contesto aspettatevi di vedere le banche centrali fermare questo rally con ogni mezzo.

Il prezzo di Cardano (ADA) sta registrando una traiettoria rialzista

La risalita del prezzo di ADA se da un lato ha entusiasmato gli investitori e i trader impegnati sul campo, dall’altro ha messo in discussione la forza delle banche di contrastare il fenomeno delle criptovalute che sembra aver recuperato terreno nonostante il boicottaggio continuativo degli organi finanziari tradizionali. Su questa lunghezza d’onda i banchieri centrali vogliono mettere un freno a questa esplosione operativa con una serie di politiche mirate a scoraggiare gli investimenti digitali.

Quello che però ignorano è che il mercato sta attraversando un profondo cambiamento sul piano operativo contro il quale si può fare ben poco arrivati a questo punto. In ogni caso una buona parte delle banche sta riuscendo nella sua impresa innescando un sentiment di incertezza che potrebbe trasformarsi nella fine del rialzo nel breve termine. Per questo motivo il prezzo di Cardano vede i trader dubbiosi su cosa fare di fronte ad un cambio di rotta.

Di questo passo è molto probabile che questo rally abbia vita breve perché sulla carta ADA sta riscontrando un problema tecnico da risolvere a fronte di un’avanzata sempre più incisiva. Qualche ulteriore debolezza del dollaro potrebbe aprire una finestra di opportunità per uno scenario che sta per chiudersi senza indicatori economici precisi. In realtà non c’è nessuna prova del rallentamento. Per questo motivo è presumibile che il prezzo avanzi ancora un altro po’ prima di arenarsi nuovamente. Ovviamente questo esito va contro una voce del mercato secondo cui la Fed presto finirà di salire, aspetterà l’estate per iniziare a tagliare rapidamente in autunno.

D’altronde è sotto gli occhi di tutti la volontà di ADA con i trader pronti ad intervenire per salvaguardare il suo rialzo voluto con tutte le forze operative necessarie. Su questa lunghezza d’onda un alleggerimento della Fed potrebbe aiutare l’asset nella sua difesa del rialzo. In ogni caso aspettatevi un atteggiamento anomalo da parte ADA che forse non è ancora in grado di gestire al meglio queste oscillazioni da parte del mercato. In tal senso sono in molti a prevedere un’inversione di rotta con una mossa in picchiata verso $ 0,296 prima di precipitare verso $ 0,194, a seconda della gravità della situazione.

Per questa ragione riteniamo che non sia necessariamente colpa delle banche se ADA dovrà fare i conti con il suo ribasso. Il suo rally per quanto miracoloso non ha le basi per mettere radici ed è per questo che sarà costretta ad una ritirata dopo i premi passaggi rialzisti. Nel frattempo i trader cercano di capire come fermare questa vulnerabilità che oramai sta diventando endemica sul mercato.

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