Il recente andamento del mercato per Apecoin sta indicando la strada per le contrattazioni future. I più fedeli investitori hanno riscontrato un aumento del prezzo dopo che Bored Ape Yacht Club ha detronizzato le collezioni NFT blue-chip a fronte della più alta capitalizzazione di mercato nonostante il calo del 38%. In siffatto contesto malgrado la spinta iniziale APE si trova in una situazione critica, attestandosi come un asset a rischio declino con gli indicatori tecnici che rivelano come il token NFT è attualmente ipercomprato.
Il prezzo di APE in bilico tra spinte rialziste e pressioni ribassiste
Il famoso token NFT basato su Ethereum, Apecoin, è di fronte ad un bivio dopo aver prodotto guadagni di quasi il 10%. La sua correlazione operativa con BAYC nonostante abbia raggiunto un nuovo traguardo nel 2022 ha dovuto ridimensionare la sua corsa verso l’alto con una serie di conseguenze immediate nelle contrattazioni iniziali. In tal senso la sua prospettiva rialzista favorita da una combinazione di eventi deve fare i conti con un mercato fragile e vulnerabile. La vendita stessa della collezione NFT che comprende 10.000 opere d’arte digitale la dice lunga sul lavoro che è stato finora fatto.
Sicuramente nella prima fase dell’investimento la raccolta di 10.000 pixel NFT generati algoritmicamente ha creato le condizioni per una scalata rialzista con una serie di picchi che hanno attivato il ciclo di profitti. La situazione è cambiata nella seconda metà dell’anno con Bored Ape Yacht Club che ha preso il comando. A quel punto, nonostante la capitalizzazione di mercato di 830 milioni di dollari, si è verificato un costante calo del suo valore che ha portato BAYC ad intervenire con delle sostituzioni grossolane.
Ragion per cui se da un lato è riuscito a recuperare gran parte delle perdite registrando 17 vendite e aumentando il suo volume del 51% raggiungendo la soglia dei 1,37 milioni di dollari, dall’altro lo spettro dell’ipercomprato ha messo a dura prova la pazienza degli investitori. Di conseguenza ora il token ApeCoin lotta non solo per recuperare le perdite ma anche per offrire ai suoi investitori guadagni di quasi il 10% a differenza delle criptovalute tradizionali come Bitcoin ed Ethereum. In questo modo il token NFT registra la sua tendenza al rialzo, con gli indicatori tecnici che temono nello stesso tempo un ritiro o un’inversione.
Di conseguenza il calo tanto temuto è frutto dell’ipercomprato che paradossalmente potrebbe rovesciare la situazione a favore dei ribassisti. Su questa lunghezza d’onda ci sono molti indicatori che consigliano un passo indietro per evitare di vanificare i traguardi finora raggiunti. Lo stesso Relative Strength Index, il famoso indicatore di momentum utilizzato per determinare se un token è ipercomprato o ipervenduto sta indicando le inversioni di tendenza.
In questo scenario se vogliamo salvare le conquiste fatte nella fase rialzista occorre prendere in considerazione la possibilità di una revisione degli investimenti che devono essere equilibrati dalla domanda in arrivo. APE ha quindi la possibilità di calibrare il tiro e scegliere il diverso approccio sul mercato in modo da rendere più sostanzioso il suo recupero sul piano economico. I rialzisti sono pronti a questo cambio di rotta?
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.