La discesa dei BTC verso il fondo è una netta conseguenza di quello che sta succedendo al momento in Cina, laddove si sono intensificate le proteste dei cittadini verso le nuove restrizioni per contrastare il Covid. Mentre il resto del mondo cerca di riappropriarsi di una vita pre-pandemica, in Cina sembra siano ritornati i tempi bui dei lookdown. In siffatto contesto i Bitcoin hanno registrato una perdita del 3,3% con gli investitori che si sono spostati in uno stato di avversione al rischio facendo salire il dollaro USA. E’ in questo scenario si sta sviluppando sempre di più una narrativa ribassista.
I Bitcoin riusciranno a rimbalzare trasformando lo svantaggio in una zona di supporto verso i $ 16.800?
Anche se lo scenario nel quale ci troviamo non prevede nulla di buono per il settore delle criptovalute, i BTC potrebbero sorprendere tutti alimentando un recupero in piena regola. In questo modo il noto asset può rimbalzare da $ 16.120 e trasformare $ 16.800 in un livello di supporto. Sarebbe un’ottima occasione di riscatto che aiuterebbe gli investitori in questa delicata fase di assestamento. Tutto è partito con la svendita del prezzo dei BTC dopo un fine settimana di consolidamento. Di conseguenza la prospettiva ribassista era in programma, ma ora appare acuita dalle grandi proteste soppiate in Cina a causa delle restrizioni anti-Covid. Tali disordini hanno spinto molti investitori a dirigersi verso una modalità di avversione al rischio, portando a considerare come asset rifugio il dollaro USA.
L’elevata correlazione tra il prezzo dei Bitcoin e i mercati azionari ha favorito questa piccola battuta d’arresto, ma secondo gli analisti non è ancora del tutto finito, dato che vi sono molte possibilità di riprendersi e ribaltare lo scenario al ribasso. La cronistoria dei BTC ci fornisce delle indicazioni interessanti su quello che potrà succedere nelle prossime ore. Infatti abbiamo visto il famoso asset crollare del 7% tra il 19 e il 21 novembre andando a formare un secondo minimo a $ 15.443. Dopo questa mossa, i BTC hanno improvvisamente registrato un’impennata del 9% che li hanno spinti a 16.800$, creando il quarto massimo più basso.
In questo modo il consolidamento ha finito per esaurirsi portando il prezzo a scendere e dunque segnando il temuto $ 16.120, considerato il punto medio dell’intervallo da $ 15.443 a $ 16.797. Ora finché i BTC restano al di sopra di questo livello, c’è una reale possibilità che si vada a ripetere il test del massimo del lunedì precedente a $ 17.188 e del minimo di giugno a $ 17.593. Solo in questo modo possiamo invertire la tendenza e aprire la strada per raggiungere i $ 19.011, il volume più alto scambiato negli ultimi 11 mesi.
Si tratta di un obiettivo che deve essere raggiunto se vogliamo dare una nuova spinta al mercato. Su questa lunghezza d’onda il Relative Strength Index mostra che lo slancio complessivo è ancora rialzista poiché continua a produrre minimi più alti dal 9 novembre. Insomma ci sono tutte le condizioni per spiccare il volo. Del resto se il prezzo di Bitcoin non riesce a mantenersi al di sopra del livello di supporto di $ 15.700, sarà il primo segno di debolezza che dovremmo tamponare per evitare il peggio!
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.