Gli analisti sono molto preoccupati in merito alle previsioni di SHIB dopo che il suo tasso di combustione è aumentato del 1.494% dopo aver bruciato 147,5 milioni di SHIB nell’ultima settimana. Si tratta di un capovolgimento dannoso che può a lungo andare influenzare negativamente gli investimenti. L’unica speranza è nell’impatto delle whale che potrebbero arrivare a raccogliere 3,36 trilioni di SHIB in una singola transazione, ma scopriamo insieme i passaggi significativi di questa inversione di rotta.
Il prezzo di SHIB continua a bruciare nonostante l’interesse in aumento
Gli esperti hanno notare un incremento vertiginoso del tasso di combustione di Shiba Inu che in pratica è aumentato del 1.494%. In pratica il ritmo della distruzione dei token SHIB è aumentato. Normalmente era considerato un fattore rialzista perché percepito come una reazione alla debolezza del prezzo alimentando un effetto di inversione, ma lo scenario attuale è inedito rispetto a quello che è successo in passato. Qui non parliamo solo di un aumento ma anche di una velocità di combustione costringendo gli analisti a rivedere le loro previsioni.
In tal senso i numeri parlano chiaro con 45,16 milioni di Shiba Inu bruciati nell’ultimo giorno e 147,5 milioni di token Shiba Inu definitivamente ritirati dalla circolazione durante la scorsa settimana. Insomma è davvero difficile prevedere un futuro diverso in queste condizioni! Particolarmente interessante per capire quello che sta succedendo sul mercato è la strategia di SHIB che ha inviato a un indirizzo di portafoglio morto allo scopo di identificarne di altri chiamati Burn Address (BA-1 e BA-2) sul portale Shibburn. Non è ovviamente una novità dato che molti titolari di Shiba Inu inviavano in media uno o due miliardi di monete meme a portafogli con una serie di conseguenze immediate nel conteggio degli effettivi token bruciati.
In realtà in questo caos generale c’è un lato vantaggioso ed è associato alla possibilità di guadagnare dall’accumulo dato che attualmente Shiba Inu sta passando ad un valore di $ 0,00000999. In questo scenario da tenere in considerazione gli sforzi combinati delle whale di Ethereum che detenendo Shiba Inu possono gettare le basi per un ripristino delle perdite. Non sappiamo ancora se riusciranno o meno nella loro impresa, quello che è certo è che si può fermare questo incendio prima che sia troppo tardi. L’obiettivo per ora resta quello di ridimensionare il tasso di combustione anche se non sarà facile dato l’impegno dei ribassisti ad alimentare la loro spinta verso il basso.
Senza dimenticare il punto di vista di alcuni rialzisti che invece sono convinti di poter riscattare la loro posizione proprio dalla combustione delle riserve di SHIB considerando che nella fase pre-pandemica bruciare altcoin significava preparare il terreno per una ripresa ad ampio raggio. Di contro rispondono ai detrattori portando come esempio quello che è successo nel fine settimana quando si sono verificati dei piccoli rialzi nei cali. Uno scenario inedito che però si presta a molte letture come quelle di favorire una ripresa nonostante l’incremento del tasso di combustione. A questo punto è lecito chiedersi: Shiba Inu riuscirà a superare anche questa volta l’ostacolo cruciale?
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.