Giappone: nuove regole per l’ecosistema crittografico | Il governo nipponico allenta le regole di quotazione delle crypto

Buone notizie arrivano dal governo nipponico che sta varano una serie di provvedimenti per allentare le regole di quotazione delle risorse digitali con lo scopo di adottare in maniera espansiva il sistema delle criptovalute. In questo modo l’associazione crittografica giapponese in collaborazione con l’autorità di supervisione per le criptovalute ha seriamente intenzione di cambiare le regole per il trading online. Si tratta di una serie di piani per facilitare il processo di quotazione delle risorse digitali favorendo lo sviluppo e la diffusione degli asset digitali su larga scala.

Il governo giapponese prevede uno screening più ampio delle criptovalute prima della loro quotazione

Il Giappone vuole a tutti i costi rivitalizzare l’ecosistema crittografico per poter proteggere l’economia nazionale dai possibili sconvolgimenti socio-politici. Per questa ragione ha attivato da alcuni mesi un lungo processo di screening delle criptovalute in Giappone in modo da favorire in tempi rapidi una libera adozione di criptovalute nel Paese. Si tratta di un passaggio significativo che merita un’approfondita riflessione. Così facendo il governo giapponese mira ad allentare ulteriormente le regole sulle criptovalute e semplificare il processo di quotazione delle risorse digitali.

Questa apertura poderosa al sistema degli asset digitali si rivela un punto di forza in questo preciso momento storico. Su questa lunghezza d’onda Fumio Kishida, il Primo Ministro del Giappone, ha confermato le voci circa la possibilità da parte del governo di investire nella trasformazione digitale, inclusa l’emissione di NFT alle autorità locali attraverso soluzioni digitali. Stiamo parlando di un passaggio significativo mirato esclusivamente a promuovere gli sforzi per espandere l’uso dei servizi Web 3.0 che utilizzano il metaverso e gli NFT.

In pratica grazie ad uno screening più ampio da parte dell’associazione crittografica ci sarà un’espansione delle cripto più sicure andando ad innescare una nuova ondata di adozione delle criptovalute nell’economia giapponese con una riduzione della tassazione delle transazioni Bitcoin. In questo modo si punta a rendere l’economia nazionale più redditizia grazie proprio al lavoro dei trader di criptovalute che non devono essere considerati dei rivali ma degli strumenti per il bene comune. Insomma siamo di fronte ad un’integrazione operativa che ha lo scopo di rendere gli asset digitali una forma di investimento pratica, accessibile e vantaggiosa.

In siffatto contesto l’attività del primo ministro Kishida è destinata ad aprire nuovi fronti di investimenti in virtù della sua apertura a sistemi alternativi finanziari come le criptovalute. In tal senso i trader hanno assistito a un gran numero di sviluppi nell’ecosistema a dimostrazione di quanto è stato fatto finora per favorire transazioni facile e sicure. Questa nuova disposizione sarebbe un’ottima occasione considerando che ora gli investitori devono affrontare un’aliquota fiscale sulle crypto fino al 55% in Giappone. Per questo motivo favorendo sgravi fiscali a coloro che investono con gli asset digitali si può assicurare un mercato più agile e competitivo in grado di supportare l’economia corrente. Probabilmente di questo passo verrà approvata la proposta di due dei principali gruppi giapponesi di difesa delle criptovalute, come la Japan Crypto-Asset Business Association e la Japan Crypto-Asset Exchange Association che avevano chiesto al governo nazionale una tassa separata del 20% sui guadagni in criptovalute.

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