Anche se al momento il prezzo dei Bitcoin sta subendo una serie di flessioni concatenanti, una buona parte degli analisti è convinta che si riprenderà presto puntando nell’ampio intervallo compreso tra $ 100.000 e $ 1 milione. Su questa lunghezza d’onda le proiezioni del modello stock-to-flow la dicono lunga sulla reazione dei BTC ai nuovi stravolgimenti del mercato. In tal senso pur identificando un ampliamento discendente nel grafico, avanzano prospettive rialziste per un periodo di tempo necessario ad un ridimensionamento.
I BTC faticano a rimanere a galla in mezzo ad una guerra valutaria tra alti e bassi
La crisi economica globale favorita da un’inflazione che sta toccando numeri vertiginosi è alla base del crollo dei BTC. Si tratta di una caduta vertiginosa, ampiamente prevista dagli analisti, ma gestita con molta fatica dagli investitori che non riescono a direzionare il loro capitale in un mercato così fragile e volatile. Su questa lunghezza d’onda gli addetti del settore restano nell’idea che si tratta solo di un momento passeggero che dovrebbe essere spazzato via dalle nuove dinamiche del mercato.
Al momento però ci sono troppe incognite e soprattutto un’ondata ribassista che non accenna ad esaurirsi. Per questo motivo è difficile pensare che presto gli investitori possano in qualche modo recuperare le perdite, per quanto i calcoli degli analisti diano prospettive future ben solide. Bisogna capire soprattutto la direzione del mercato tradizionale di fronte agli sconvolgimenti legati alla politica economica dei Paesi a rischio inflazione. Se a ciò aggiungiamo gli effetti della crisi energetica e le conseguenze del conflitto Russia e Ucraina è naturale un inquinamento delle reali previsioni che in questo caso danno i Bitcoin per spacciati.
In tal senso è innegabile la presenza di influenze negative dall’esterno che stanno minando le speranze dei BTC, favorendo lo sviluppo di una narrativa ribassista dalla pesante portata. Di contro di volta in volta i trader possono aiutare gli investitori a trarre vantaggio da leggere spinte verso l’alto, ma sulla carta non hanno i numeri per proteggere i vantaggi, finendo per assecondare ulteriori ribassi. Questa pratica distruttiva è uno dei motivi che sta portando i BTC alla deriva. Su questo bisognerebbe intervenire prima che l’ondata di cali programmatici possa diventare una situazione endemica per tutto il mercato delle criptovalute.
Particolarmente fantasiosa è la tesi di alcuni trader sulle possibilità di riscatto dei BTC secondo cui per superare l’ostacolo cruciale bisogna fissare come obiettivo, una soglia di $ 68.000 per il prezzo di Bitcoin attraverso la teoria dell’onda di Elliott che renderebbe questo rialzo fattibile dopo due cicli ribassisti, laddove il minimo dei Bitcoin diventa un indicatore dell’imminente rally dell’asset. Ovviamente questa prospettiva per quanto favorevole da parte degli investitori incontra una serie di ostacoli nella sua effettiva realizzazione essendo questo scenario operativo privo di condizioni vantaggiose. In ogni caso il desiderio di riscatto dei BTC è talmente forte e radicato che potrebbe aiutare almeno idealmente gli investitori a forzare il mercato. In questo modo si arriverebbe ad una domanda necessaria per scardinare le certezze dei ribassisti. In attesa di questo colpo di scena, i rialzisti scendono in campo per limitare le perdite.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.