Il nuovo livello minimo toccato da Polkadot apre ad una possibile regressione del suo andamento che così è costretto a sfiorare i $ 6,23. Onestamente il mercato si aspettava un’altra proiezione considerando gli investimenti recenti, ma dopo una stretta e una rottura al ribasso i massimi ancora più bassi sono quasi inevitabili. In questo scenario le restrizioni della Fed come pure la pressione della Russia sul fronte ucraino sembrano spingere gli altcoin verso la disfatta. In particolare DOT dovrebbe registrare una perdita pesante che potrebbe portarlo a $ 1,42.
Non c’è tregua per il prezzo di DOT dopo l’ennesimo crollo per tutte le altcoin
Anche se era nell’aria un crollo delle altcoin, erano in molti a credere che alla fine dei conti DOT ce l’avrebbe fatta! Eppure ora ci troviamo con un asset che fatica a restare in piedi. In tal senso il suo prezzo è sul punto di crollare ulteriormente scendendo al di sotto di $ 6,23 poiché la pressione continua a crescere. Se a ciò aggiungiamo tutti i problemi legati alla sfera socioeconomica è naturale che ci sia questa reazione soprattutto se pensiamo all’ulteriore inasprimento e avversione al rischio che si stanno insinuando nei mercati già precari. In questo scenario è evidente che le criptovalute stanno facendo un passo indietro con il rischio che il prezzo del DOT possa presto crollare sotto la pressione ribassista. C’è un muro troppo alto da superare!
Il problema è appunto di natura politica e di conseguenza Polkadot può solo orientare la sua spinta a seconda delle dinamiche che provengono dall’esterno. Di conseguenza il suo ribasso non è frutto di una cattiva gestione da parte dei rialzisti ma della costante pressione da parte delle banche centrali e delle varie forze geopolitiche che stanno nuovamente comprimendo il mercato. Ancora una volta le dichiarazioni di Putin legate alla mobilitazione di circa 300.000 soldati in Ucraina rimettendo sul tavolo l’uso delle armi nucleari sul campo di battaglia crea scompiglio non solo nelle cancellerie di mezzo mondo ma anche nel mercato stesso delle criptovalute.
A ciò dobbiamo necessariamente aggiungere l’atteso rialzo del tasso della Fed che con un aumento di 100 punti base mina la possibilità di ripresa delle criptovalute ora spinte verso il fondo da tutti gli analisti. Possiamo dunque immaginare cosa possa succedere per un altcoin come DOT con i massimi più bassi che a conti fatti rappresentano la prova che i ribassisti sono ormai al controllo. In questo scenario c’è una chance di cambiare la rotta ma Polkadot deve mostrare i muscoli e superare le avversità del mercato. Di questo passo invece c’è il rischio che DOT non arrivi ad assicurare ciò che ha promesso ai suoi investitori.
Il problema è però generale e non riguarda solo DOT ma tutto il settore delle criptovalute che ora cerco un piano di recupero che tarderà ad arrivare perché il disagio non è stato creato dalle dinamiche interne del mercato digitale ma dagli effetti esterni delle politiche socio-economiche, per questo è difficile trovare una soluzione a questo pesante ribasso. A questo punto è lecito chiedere: c’è speranza per i rialzisti di DOT?
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.