BTC: lo scenario ribassista è una costante | L’inflazione piega il mercato degli asset digitali

Lo scenario ribassista del mercato delle criptovalute sta seriamente mettendo in difficoltà gli investitori a fronte di una serie di notizie che avranno degli effetti negativi sull’andamento degli asset digitali. Si tratta di vari fattori esterni al mercato delle operazioni BTC, come la guerra tra Ucraina e Russia, le minacce di guerra in Asia e le crisi energetiche in tutto il mondo. Questi eventi estranei alle dinamiche delle cripto stanno diventando una zavorra per l’economia mondiale e in particolare per coloro che gestiscono criptovalute nel trading online. In siffatto contesto una delle conseguenze più drammatiche di questa crisi economica globale è l’elevato livello di inflazione esistente nelle diverse regioni del mondo. Come contrastarla?

L’inflazione spinge al ribasso le quotazioni del mercato delle criptovalute

Gli analisti che avevano previsto un autunno rialzista per tutte le criptovalute hanno dovuto ridefinire le loro previsioni a causa di una inflazione devastante che sta mettere in crisi l’economia mondiale. Solitamente l’inflazione è determinata dalla perdita diretta di capacità economica nel potere d’acquisto dei consumatori, che in questo caso sono appesantiti da un reddito che è inferiore ai costi della vita quotidiana. Per questo motivo escludere oggi i BTC dall’economia significa negare a tutti gli investitori una possibilità di contrastare l’inflazione.

In questo scenario i Bitcoin hanno dimostrato di essere una delle industrie con la crescita più rapida soprattutto nelle fasi più critiche come la pandemia. Per questo cresce il numero di utenti che decide di iniziare a investire in Bitcoin aprendo un conto in un exchange o in un wallet virtuale. D’altronde il sistema criptovalute propone vantaggiose soluzioni per risolvere la questione dell’inflazione nelle varie contrattazioni di mercato. Basti pensare che al momento i BTC hanno una capitalizzazione di mercato di $ 380.507.752.015, laddove almeno il 4,2% della popolazione possiede Bitcoin. Tutto questo però si può perdere se si sceglie di puntare il dito proprio contro le criptovalute che invece potrebbero risolvere le questioni legate ai ribassi.

In siffatto contesto gli analisti fanno notare che una moneta tradizionale tende più facilmente a deprezzarsi, laddove un’emissione più alta genera una maggiore inflazione, ma come conseguenza dell’aumento indefinito della base monetaria, il valore della moneta sta diminuendo. Ciò non accade per il sistema delle criptovalute che a differenza delle emissioni tradizionali hanno una caratteristica deflazionistica con un’offerta massima circolante di BTC che può raggiungere il massimo di 21 milioni. E’ questo il contesto in cui possono muoversi i BTC ponendosi come una valida alternativa nonostante i cali delle ultime settimane.

Combinando una serie di dichiarazione da parte dei principali analisti del mercato emerge la consapevolezza di un cambio di rotta perché è innegabile che i BTC stanno cambiando la realtà delle persone in tutto il mondo, in virtù delle loro particolari qualità, attestandosi come degli asset speciali diversi dal resto degli asset virtuali, riuscendo a cambiare e a sfidare le tradizionali economie reali. D’altronde i mercati tradizionali hanno già mostrato i loro fallimenti. In tal senso dopo diverse crisi economiche possiamo dire che i nostri attuali mercati economici sono deboli mentre i Bitcoin stanno cambiando la percezione del potere della moneta.

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