Secondo gli addetti del settore l’inatteso incremento di PHB dimostrerebbe l’elevata volatilità del mercato delle criptovalute, caratterizzato da impennate improvvise da parte di cripto sconosciute ai più. E’ il caso di Phoenix Global che nelle ultime ore ha registrato cifre da capogiro riuscendo a guadagnare la cifra esorbitante di 6.000%. Stiamo parlando di un profitto notevole per una cripto conosciuta a pochi: come è potuto succedere? Ebbene dopo un’attenta analisi si è scoperto che era tutto frutto di un errore!
A cosa è dovuto l’aumento del prezzo di Phoenix Global?
E’ dovuto ad un clamoroso errore tra troken! In tal senso si tratta di un grande equivoco causato dal passaggio automatico da PHX a PHB. Un abbaglio per gli analisti che già credevano di aver scoperto un nuovo asset rivoluzionario e che invece si sono dovuti ricredere nell’immediato. Sulla carta probabilmente l’anomalia si è verificata a causa di un progetto teso a dare nuova linfa commerciale al brand di riferimento. Binance ne sa sicuramente più di tutti dato che è stato il primo a porsi come intermediario supportando non solo il passaggio ma anche una serie di contrattazioni sul campo.
Ora al di là dell’errore stesso, quello che è accaduto si rivela un’ottima occasione per conoscere i vantaggi di questo progetto che si rivela particolarmente interessante grazie al programma Earn con cui possiamo guadagnare somme anche importanti quotidianamente. Il dex interno offre basse commissioni e accesso a centinaia di token. Probabilmente se non ci fosse stato questo errore nella migrazione del token alla sua versione nuova, nessuno avrebbe approfondito la sua escalation verso l’alto.
In pratica tutto è accaduto nel momento in cui il vecchio $PHX si è rinominato in $PHB, secondo un progetto che era stato annunciato in precedenza Phoenix Global. Subito dopo molti utenti hanno iniziato ad indagare per capire come fosse riuscito a guadagnare così tanto in breve tempo, dando per scontato che fosse un asset digitale nuovo di zecca. A supportare questa tesi errata abbiamo visto anche una massiccia riduzione dei token in circolazione di 1/100. Da qui si è creato letteralmente il caos perché compariva ancora la vecchia capitalizzazione in relazione al circolante spingendo molti a credere che la nuova altcoin stesse registrando un nuovo record sul mercato.
In ogni caso possiamo affermare che l’episodio in sé per quanto frutto di un errore, ha catapultato l’attenzione degli investitori aiutando l’asset a crescere in breve tempo e dunque lasciando intendere che siamo di fronte ad una domanda che deve essere sollecitata per poter garantire una continuità nella Rete. Per meglio capire di cosa stiamo parlando ricordiamo che la Phoenix Global non è altro che un protocollo migrato dalla rete NEO dove ha registrato una storia operativa piuttosto movimentata tra dinamiche acquisizioni di altri progetti e fusioni. Il suo sistema è creato protocollo per offrire infrastrutture blockchain per il mondo dell’economia reale grazie ad un meccanismo interno di integrazioni degli strumenti condivisi. Anche se è stato mancato l’exploit, è stata un’opportunità per approfondire un aspetto inedito del mercato digitale.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.