Se è lo stesso fondatore di DOGE a dubitare della crescita del suo asset, figuriamoci quale può essere il tipo di supporto da parte dei suoi investitori! In tal senso Dogecoin sta affrontando un periodo particolarmente rischioso con una serie di flessioni che stanno minando dall’interno le sue prospettive di crescita. I rialzi minimi registrati fino a questo momento non consentono di alzare l’asticella ma solo di assicurare una sopravvivenza in una fase delicata dell’economia globale. DOGE riuscirà a ritornare ai suoi vertici rialzisti?
Dogecoin si consolida verso una prolungata tendenza ribassista
Billy Markus, noto fondatore di Dogecoin, non ha dubbi sul possibile andamento della sua moneta meme. I tempi d’oro sembrerebbe finiti! Di conseguenza non crede affatto che DOGE possa raggiungere nuovamente il suo massimo storico. Di contro Musk ha continuato a supportare questo asset sostenendo apertamente tutti i suoi progetti ad esso correlati. In questo quadro piuttosto confuso tra indicazioni al rialzo e lo spettro di nuovo breakout, il prezzo sembra segnato da un trend rialzista destinato a crescere ma a fasi alterne.
Per questa ragione Markus parla di un prezzo che non sarà mai più lo stesso! Ciò nonostante Musk come altri rialzisti è invece convinto che la criptovaluta a tema Shiba-Inu potrebbe continuare il suo trend rialzista riuscendo ad imporre la sua visione programmatica anche alle altre crypto. In questo scenario risulta interessante capire se c’è una sintesi tra questi due punti di vista così estremi. Ebbene il primo puntando il dito verso le crescite a schema piramidale ritiene che gli investitori sono interessati a DOGE solo quando è in una dimensione rialzista. Di conseguenza in questo modo azione dei prezzi del token non raggiungerà mai uno dei suoi storici massimi.
In tal senso il +0,74 è diventato una sorta di chimera o comunque di punto di non ritorno. In effetti le condizioni per salire così in alto non ci sono, anche se il prezzo continua a registrare interessanti rialzi. Probabilmente dietro questo pessimismo c’è anche una considerazione di fondo su un 2022 fallimentare sotto diversi punti di vista. Il crollo di oltre il 91% dal suo massimo storico a causa di una serie di eventi e congiunture esterne ha spinto Markus a rivedere al ribasso le prospettive del suo meme coin che non sembra avere ora la forza per spiccare così in alto il volo. Di contro la comunità di Dogecoin non sembra volerlo seguire in queste affermazione. I fedeli investitori infatti rimangono rialzisti come del resto lo è Elon Musk che continua a sostenere DOGE nonostante una causa da 258 miliardi di dollari.
A tal proposito il New York Post ha riferito che una causa federale è stata intentata contro Musk, Tesla e SpaceX con l’obiettivo di ottenere 86 miliardi di dollari di danni più ulteriori $ 172 miliardi di perdite subite dalle operazioni di Dogecoin dal 2019. Ebbene nonostante questo conflitto Musk non ha perso fiducia in DOGE sostenendo che bisogna supportare questo meme coin dato che è destinato a crescere enormemente nei prossimi anni. A questo punto gli investitori sono tra due fuochi: ha ragione il fondatore di DOGE oppure Musk?
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.