I Bitcoin avanzano tra alti e bassi | BTC: cresce l’accumulo di perdite

I BTC fanno fatica a riprendersi nonostante i promettenti slancio verso l’alto. A tal proposito gli analisti si stanno interrogando sul calo della loro spinta rialzista che non sembra più sufficiente per recuperare le perdite. A differenza infatti delle sessioni precedenti, i Bitcoin non riescono ad assicurare agli investitori la risalita dopo il crollo minando dall’interno la loro capacità di compensare le perdite. Per questo motivo si studia un piano per evitare il peggio.

I Bitcoin trascinati verso il basso da un accumulo di perdite

Rispetto agli anni precedenti i BTC appaiono più fragili e vulnerabili con un andamento altalenante che non conferisce al loro percorso la stabilità necessaria. Basti pensare che tra lunedì e martedì abbiamo avuto due scenari completamente diversi: passando da un picco del 4,9% lunedì, chiudendo a circa $ 31,5.000 ad un crollo del 7% a $ 29,5.000 con un effetto negativo più considerevole.

In questo scenario i BTC si stanno muovendo in una zona di consolidamento nella speranza che lo stallo sia arginato in un range percentuale inferiore alle aspettative per evitare che si accumulino ulteriori perdite. In precedenza si era formato come un triangolo con ampiezza decrescente rispetto alle fluttuazioni del mercato ma ora sta diventando costante nei diversi tentativi di rompersi verso l’alto. Quello che bisogna capire è che le dinamiche di mercato attuali non sono le stesse di 2 anni fa’, quando riuscì a recuperare tutto quello che aveva perso.

In questo modo il repentino crollo dei Bitcoin si sta trasformando nella norma, anche se inizialmente i livelli raggiunti sembravano un buon acquisto a lungo termine. Su questa lunghezza d’onda il 2018 e il 2019 ci hanno insegnato che i consolidamenti possono durare per mesi e spesso portare a nuove vendite con guadagni veloci ma di bassa qualità.

A ciò bisogna aggiungere alcune considerazioni dei traders professionisti secondo cui questi guadagni non compenseranno mai le perdite, segno che la fase ribassista non è ancora finita, nonostante una parte della sua discesa è già stata registrata. In tal senso molti si aspettano la corsa dopo la disfatta ma fin quando non si sarà esaurita non possiamo aspettarci ancora una spinta rialzista. Infatti il rialzo si verifica solitamente quando gli investitori sia a medio che a lungo termine capitolano, mandando in tilt i professionisti del mercato. A tal proposito è improbabile che raggiunga questo punto prima che il prezzo torni ai massimi del 2017.

Su questa lunghezza d’onda è necessario comprendere che la volatilità a breve termine di Bitcoin è irrilevante, nonostante possa sembrare il suo tallone d’Achille. In realtà non è a causa della sua instabilità che non riesce ad assicurare un movimento continuativo ma è in virtù di una mancata velocità nel recuperare le perdite. Basterebbe davvero poco per riscattare la sua posizione considerando il sentiment in crescita. A tal proposito secondo un sondaggio di The Economist, il 37% degli intervistati nelle principali economie mondiali è interessato a che i propri governi adottino le criptovalute come moneta a corso legale. Di conseguenza una ufficializzazione del genere aiuterebbe sicuramente i Bitcoin a stabilizzarsi una volta e per tutte.

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