I possessori di BTC stanno vivendo un periodo particolarmente inquieto a causa di una volatilità fin troppo estrema che risente certamente dei recenti tumulti socio-politici ma che paga un’incertezza generale determinata dalla sempre più crescente crisi dell’economia globale. L’effetto al ribasso dei BTC ha contagiato anche tutto il settore delle altcoin.
Bitcoin: il mercato registra nuovi e insostenibili tassi di volatilità
Con dati alla mano scopriamo che il prezzo dei BTC prima è sceso chiudendo la sessione giornaliera a $ 29,5.000, per poi essere caratterizzato da una vivace performance che ha entusiasmato l’intero mercato azionario. Successivamente e quindi venerdì mattina c’è stato un notevole scatto che ha fatto schizzare il prezzo a 28,9 mila dollari. Siamo di fronte ad un andamento decisamente altalenante che ha delle ripercussioni sul piano strategico finanziario digitale. La divergenza registrata configura uno scenario differente rispetto alle sessioni precedenti e dunque segna una vulnerabilità del sistema che fatica ad essere arginata. A tal proposito il forte calo del 5,5% di BTC a 28.000$ in poche ore è stato controbilanciato dall’ aumento di oltre il 3% del Nasdaq. Ragion per cui i BTC hanno perso di meno rispetto alle previsioni recuperando una parte degli investimenti per una maggiore propensione al rischio.
In questo modo quello che i traders chiamano un triangolo convergente si è trasformato in un canale superiore al limite inferiore vicino a $ 29.000. Per questo motivo gli analisti stanno parlando di un consolidamento che potrebbe anche essere una fase passegera che anticipa un livello più alto di rialzo con una buona prospettiva di miglioramento ad ampio raggio. In questa fase non è detto che i ribassisti riescano quindi ad imporre il proprio approccio, perché se il loro obiettivo finale è l’area di $ 20-23k, il movimento potrebbe essere allungato nel tempo e scomposto in varie fasi. Per ora riescono a far perdere tempo ai rialzisti con questi affondi che si stanno rivelando vincenti.
A conferma che i ribassisti le stanno provando tutte per modificare le condizioni operative di questi asset, basta osservare il caso ETH, laddove si è verificata fino ad ora una perdita del 10% nelle ultime 24 ore a 1750$, trovandosi in un limite inferiore da aprile 2021.
Da lì c’è stato un movimento di traino incredibile dato che anche altre altcoin hanno subito questo andamento al ribasso scendendo dal 2% (XRP) al 13,8% (Solana). In generale è tutta la capitalizzazione di mercato delle criptovalute ad essere scesa del 5% con un dato registrato al di sotto dei 1,20 trilioni di dollari. Quanto agli indici che segnano l’effettiva paura degli investitori rispetto a queste nuove condizioni possiamo affermare che nulla è cambiato e quindi vuol dire che si può ancora sperando in un cambio di rotta. Tenendo bene a mente che la difficoltà di mining di Bitcoin è scesa del 4,33% a 29,9 trilioni di hash.
A ciò bisogna aggiungere una serie di risposte stimolanti al mercato digitale americano con numerose prospettive proposte dall’industria delle criptovalute che stanno letteralmente convincendo più membri del congresso degli Stati Uniti a sostenere l’era degli asset digitali abbattendo una buona parte delle restrizioni normative vigenti.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.